Il CBUI, Collegio dei Biologi delle Università Italiane, che riunisce a livello nazionale tutti i Responsabili dei Corsi di Studio in Biologia, si dissocia con decisione dalle posizioni assunte negli ultimi mesi dal Presidente dell’Ordine dei Biologi, Dott. Vincenzo D’Anna, su varie questioni di rilevantissimo interesse nazionale in ambito socio-sanitario.
Il Collegio, in primo luogo, non condivide le posizioni critiche da tempo assunte dal Dott. D’Anna in merito all’obbligo vaccinale previsto dalla legge, e da lui ribadite in molteplici dichiarazioni pubbliche rese in convegni tematici e sugli organi di stampa. Né condivide le sue dichiarazioni riguardo alla presunta presenza di contaminanti nei vaccini, che nuocerebbero alla salute umana. Questo Collegio sottolinea invece che le dichiarazioni del Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi non sono basate su nessuna evidenza scientifica e in quanto tali sono da considerarsi opinioni personali del Dott. D’Anna, che non devono mettere a repentaglio la credibilità dell’intera comunità dei Biologi, siano essi iscritti o no all’Albo professionale.
In secondo luogo, il Collegio condanna fermamente le ripetute esternazioni mediatiche del Dott. D’Anna sulla possibile origine e sul decorso epidemiologico dell’attuale pandemia da SARS-CoV-2. In più occasioni il Dott. D’Anna ha rilasciato dichiarazioni fondate esclusivamente su sue ipotesi, come la presunta origine endemica del ceppo virale circolante in Italia (al momento non sostenuta dalle analisi filogenetiche), o un suo sottostimato calcolo del tasso di mortalità (purtroppo smentito dai fatti). Tali dichiarazioni, pur essendo ispirate, a suo dire, dalla volontà di rassicurare la popolazione, in realtà conducono a una pericolosa sottovalutazione del fenomeno epidemico e della patologia ad esso associata, derubricata dal Dott. D’Anna a poco più di una semplice influenza stagionale, anche nel corso di interviste rilasciate a emittenti radio nazionali.
Quando si tratta di questioni legate alla salute pubblica, ogni dichiarazione in grado di avere larga diffusione mediatica, da chiunque fatta, deve essere attentamente ponderata. Questo vale ancora di più se chi esterna il proprio pensiero ha la responsabilità istituzionale di rappresentare il mondo professionale della Biologia. La recente pubblicazione sul sito dell’Ordine dei Biologi di un decalogo comportamentale per il contenimento del contagio, in aperto contrasto con le norme diffuse dagli organi preposti (Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità), ben rappresenta lo scarso senso dei ruoli da parte della attuale presidenza dell’Ordine.
Il CBUI si pone come missione istituzionale la salvaguardia della qualità della trasmissione del sapere in ambito biologico e rappresenta i Corsi di Laurea che formano una parte consistente degli iscritti all’Ordine dei Biologi. Pur considerando imprescindibile il rapporto con l’Ordine stesso, il CBUI ritiene inaccettabili comportamenti gravi e irresponsabili, che arrecano danno ai Biologi tutti, siano essi operatori della Sanità, esperti ambientali, liberi professionisti o docenti e ricercatori universitari e degli enti di ricerca.
Roma, 25 marzo 2020
La mozione è stata approvata da Presidenti/Coordinatori di Corsi di Studio L13/LM6 di 38 Atenei su 41.